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Il Polo storico ha restaurato la Miura più rara di sempre

21 Giugno 2018

Il Polo Storico ha restaurato una Miura da sogno: l’unica Miura SVR esistente, perfettamente riportata al suo originario splendore, ha sfilato sulla pista di Nakayama in Giappone in occasione della consegna al cliente.

La Miura SVR, dove la “R” sta per “racing”, rappresenta l’evoluzione in vettura da corsa della famosa Jota realizzata dallo storico collaudatore di Lamborghini, Bob Wallace. Dopo la perdita della Jota di Wallace in un incidente, Automobili Lamborghini ha costruito alcuni altri esemplari di Miura SVJ e solamente una SVR. Queste fanno parte delle sole 763 Lamborghini Miura prodotte tra il 1966 e il 1972.

La Miura con telaio numero #3781, motore numero 2511 e carrozzeria 383, nata come S di colore Verde Miura e interni neri, era stata consegnata in Italia alla concessionaria Lamborauto di Torino il 30 Novembre 1968, dopo essere stata esposta al 50° Salone dell’Automobile di Torino.
Nel 1974 è stata acquistata dal suo nono proprietario, il quale l’ha riportata a Sant’Agata Bolognese per farla trasformare in SVR. Nel 1976, dopo 18 mesi di lavoro, la SVR è stata venduta in Giappone, dove è piaciuta talmente tanto da ispirare i disegnatori del cartone animato giapponese “La volpe da corsa”. Il successo della vettura è stato ulteriormente suggellato quando il produttore di modellini Kyosho l’ha utilizzata per la realizzazione del suo modello in scala 1:18. Le forme e i colori di questa SVR unica sono così diventati i più riprodotti e conosciuti al mondo, e il modellino è entrato nella leggenda del collezionismo.

Paolo Gabrielli, Head of After Sales di Lamborghini e Responsabile del Polo Storico, racconta: “In questo restauro, durato 19 mesi, abbiamo dovuto operare in modo diverso dal solito. La scheda di produzione originaria ha aiutato poco, mentre ha fatto fede la specifica delle trasformazioni effettuate nel 1974. Il restauro totale svolto dal Polo Storico è stato alquanto impegnativo, visto che la vettura era arrivata a Sant’Agata Bolognese smontata, anche se accompagnata dalle sue parti, e rimaneggiata in svariati punti. Rispetto alle specifiche originarie, durante il restauro, su espressa richiesta del cliente, sono state aggiunte le cinture di sicurezza a 4 punti, sedili più conformati e un roll-bar smontabile, al fine di migliorare la sicurezza durante le previste esibizioni in pista”.

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