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I tre anni di stop del Super Trofeo Asia hanno impedito a tanti campioni di difendere il titolo conquistato nel 2019. Il neozelandese Chris van der Drift è stato tra i piloti che hanno atteso per ben tre anni prima di avere l’occasione di riconfermarsi tra i protagonisti del campionato. Questa volta, oltre all’obiettivo della riconferma, la partecipazione di van der Drift aveva un secondo scopo: aiutare la crescita di uno dei più promettenti talenti delle corse GT, il suo connazionale classe 2004 Marco Giltrap.
Dopo aver corso in kart senza velleità agonistiche, Giltrap ha iniziato a gareggiare a livello amatoriale in piccole competizioni riservate ai club in Nuova Zelanda, prima di fare l’esordio in un campionato internazionale quale il Super Trofeo Asia, nel team Absolute Racing, insieme a van der Drift. Da quel momento la sua carriera è decollata. «Conoscevo già Chris grazie alla sua brillante carriera come pilota, quindi abbiamo pensato che sarebbe stato utile correre insieme, in modo che potesse insegnarmi tutti i segreti del mestiere, aiutandomi nella mia crescita come pilota», racconta Giltrap. «La stagione è andata molto bene, ottenendo risultati straordinari e vincendo il campionato abbastanza facilmente. È stato molto divertente e, cosa più importante, ho imparato molto da Chris durante la stagione. All’inizio», continua Giltrap, «avevamo poche aspettative per la stagione, visto che ero alla prima esperienza fuori dalla Nuova Zelanda, avrei dovuto solamente imparare il più possibile e abituarmi a condividere l’auto con Chris. Arrivati a Sepang eravamo tra i migliori e, con l’avanzare della stagione, abbiamo continuato a ottenere buoni risultati. A metà campionato ci siamo detti che avevamo l’opportunità di vincere e, una volta ottenuto il successo, abbiamo messo nel mirino anche le World Finals».
Giltrap non avrebbe potuto avere un mentore migliore di van der Drift per il suo debutto nel Super Trofeo. Van der Drift è un pilota esperto con un trascorso in Europa, dove si è fatto conoscere vincendo l’International Formula Masters nel 2008, prima di passare alla GP2, all’A1 Grand Prix, esordendo nelle competizioni GT nel Campionato Italiano GT3 nel 2012. Van der Drift ha accettato di prendere sotto la sua ala Giltrap, che è entrato a far parte del Lamborghini Super Trofeo Young Driver Program, partecipando allo shootout di fine anno a Vallelunga. «Il piano per il 2023 era quello di aiutare Marco ad essere più veloce, insegnandoli a sfruttare al meglio la Lamborghini Huracán Super Trofeo EVO2 e puntare al campionato, che è ciò che abbiamo fatto», spiega van der Drift. «È stato bello aiutarlo a crescere la scorsa stagione, alla fine dell’anno ci separavano solamente pochi decimi, ho dovuto impegnarmi per stargli sempre davanti! La cosa più importante è che abbiamo corso da squadra, non ho pensato solamente a me stesso. Più Marco è veloce, meglio è per entrambi. Abbiamo fatto molto bene in Asia, anche se ad Adelaide abbiamo faticato molto. Da lì in avanti però abbiamo dominato, vincendo tutte le gare».
Il duo van der Drift-Giltrap ha conquistato nel 2023 undici vittorie su dodici gare, conquistando il titolo Pro con un weekend di anticipo, lasciando la possibilità alla coppia di concentrarsi in anticipo sulle World Finals. Entrambi non avevano mai corso a Vallelunga, ma i due “kiwi” si sono comportati bene, classificandosi diciassettesimi e undicesimi nelle due manche hanno visto in pista le categorie Pro e Pro-Am insieme. Un ottimo risultato che ha messo in risalto la capacità dei due neozelandesi di competere contro i migliori piloti a livello internazionale. «La Nuova Zelanda è un paese piccolo, ma con tanti piloti che gareggiano a livello internazionale», afferma Giltrap. «Credo che questo sia possibile grazie all’intensa passione che c’è nel paese, con molte persone che sostengono economicamente i giovani piloti, aiutandoli a crescere all’estero, fondamentale per far crescere i talenti della nostra terra. I nostri connazionali vogliono che abbiamo successo, quindi più persone riusciamo a portare fuori dal Paese, meglio è per lo sviluppo del movimento e per la promozione del motorsport in Nuova Zelanda».
Con una popolazione di poco più di cinque milioni di persone e una base motoristica di gran lunga inferiore, la Nuova Zelanda ha incrementato il suo peso nel mondo del motorsport nel corso degli anni. Il Paese vanta una vivace scena di karting e alcuni dei migliori circuiti della vecchia scuola come Teretonga, Hampton Downs e Highlands, solo per citarne alcuni. Il motorsport deve competere anche con gli sport più popolari in Nuova Zelanda, dove il rugby e il cricket sono molto praticati. Il numero di piloti neozelandesi che hanno avuto successo in tutto il mondo è però incredibile. Piloti come Scott Dixon, Brendon Hartley, Mitch Evans, Marcus Armstrong, Liam Lawson, Nick Cassidy, Earl Bamber, van der Drift e Brendon Leitch rappresentano la loro patria all'estero, con risultati eccezionali.
Persino van der Drift fatica a spiegare la chiave del successo neozelandese nel motorsport. «Mi viene fatta spesso questa domanda, e non so davvero come rispondere. Metà dei neozelandesi sono agricoltori e l’altra metà gioca a rugby! La cosa positiva», sostiene van der Drift, «è che molti miei connazionali corrono in giro per il mondo e stanno facendo molto bene. Molti di loro hanno imparato in Asia e in Europa, altri hanno gareggiato solo nei kart in un Nuova Zelanda. Io stesso sono andato direttamente in Europa. Non so davvero spiegare perché riusciamo a sfornare così tanti piloti, ma abbiamo una buona disponibilità di piste e di possibilità di correre nei kart, quindi questo potrebbe essere uno degli ingredienti del successo neozelandese. Abbiamo anche degli ottimi piloti di rally, quindi probabilmente è la passione la chiave di tutto».
Non ci è dato sapere se ci sia qualcosa nell’aria in Nuova Zelanda che aiuti la genesi di così tanti piloti di talento. Una cosa di cui possiamo essere certi è che sentiremo parlare molto di Marco Giltrap nei prossimi anni.