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Super Trofeo Stories: Courtney Crone

28 Marzo 2024

Tra i debuttanti del Lamborghini Super Trofeo Nord America 2024 spicca il nome di Courtney Crone, giovane pilota americana, che tra i motori non ci è semplicemente cresciuta, ci è letteralmente nata. I primi approcci con una minimoto risalgono a quando aveva due anni; a quattro poi, Courtney saliva già su una mini-auto midget. Non c’è quindi da stupirsi che la giovane stia emergendo velocemente nel motorsport.

La Crone è l’ultima vincitrice del programma IMSA denominato Diverse Drivers Development Scolarship, che promuove la diversità nel motorsport. IMSA premia i piloti selezionati con la possibilità di partecipare ad alcuni campionati della federazione americana, fornendogli il budget per correre. La sua carriera motoristica presenta tutti gli elementi necessari per essere considerata insolita, avendo iniziato nelle corse USAC Midget, su piste sterrate, passando poi a metà adolescenza alle corse su pista nel campionato SCCA Formula Cars. Per la Crone, le corse non sono un passatempo, ma la sua vita. «Ho iniziato a correre grazie a mio padre», racconta Courtney. «Lui ha corso in passato, diventando poi meccanico e fondando il suo team, che lo ha portato negli anni a diventare preparatore di auto d’epoca e auto storiche. Quando sono nata ha voluto condividere con me la sua passione, facendomi sedere appena ha potuto su una moto. A quattro anni sono passata alle quarter midget e da lì la sola cosa che volevo era fare il passo successivo. Mi è sempre piaciuto l’ambiente delle corse», continua la Crone. «Adoro la competitività che c’è nell’ambiente. La passione per il motorsport è qualcosa di innato, che tu sia un fan, un pilota o un meccanico. Ci sono molte strade che si possono percorrere per soddisfare questa passione, dalle pubbliche relazioni all’ingegneria. Io ho scelto di fare la pilota, perché guidare è ciò che mi piace di più. Sono cresciuta correndo praticamente ogni fine settimana. Ho gareggiato con qualsiasi cosa, ho corso in moto, nel dirt racing, sulle vetture formula e ora in GT».

Nel Nord America c’è una lunga tradizione di corse sugli ovali sterrati. Prima di passare ai circuiti di asfalto, anche la NASCAR e l’IndyCar si disputavano su piste in ghiaia. L’off-road può sempre tornare utile ai piloti che corrono in pista, permettendo loro di adattarsi a diverse situazioni e a diversi stili di guida. Secondo Courtney, il suo background l’ha favorita nel passaggio alle gare in circuito. «Non ho mai potuto davvero scegliere dove correre, sono andata dove trovavo sponsor e opportunità. È questo che mi ha portata dove sono ora, a competere nel Lamborghini Super Trofeo Nord America», spiega la ventitreenne californiana. «Quando cominciai con le corse in formula capii che questo era ciò che volevo fare davvero. Volevo correre su asfalto e decisi di lasciare le gare sugli sterrati. Le diverse esperienze di guida fatte fino ad ora mi hanno sicuramente aiutato nel controllo dell’auto e nel feeling con gli assetti. Avverto subito i cambiamenti nel setup ed è un aspetto positivo. Sugli sterrati la pista cambia ad ogni giro, quindi ho imparato molto nell’adattarmi alle diverse condizioni che si possono trovare sui tracciati e alle variazioni che l’asfalto può avere nel corso di una gara. Lo stile di guida è invece imparagonabile, mi ci è voluto diverso tempo per capire bene la guida su asfalto. La competitività è comunque sempre molto alta ed è ciò che mi sono portata dietro dalle competizioni fuoristrada».

Nel 2022 Courtney Crone ha vinto il programma IMSA Diverse Driver Development, che le ha permesso di partecipare sia alla classe LMP3 dell’IMSA VP SportsCar Challenge, sovvenzionato totalmente dall’IMSA, sia al Super Trofeo 2024. Quest’ultima partecipazione è stata sponsorizzata al 50% dalla federazione. Non è il primo programma di sviluppo per giovani piloti che ha ottenuto, avendo vinto anche l’ambita Gorsline Company Scholarship e la Formula Speed Scholarship organizzata dal suo attuale team, World Speed. Il sostegno dell’IMSA è molto importante per la Crone, che ha seguito le orme dei precedenti vincitori e del pilota del Super Trofeo Jaden Conwright. Il premio del Diverse Driver Development può raggiungere i 250.000 dollari, ma il principale valore aggiunto è la possibilità di entrare all’interno dei campionati IMSA. «La scolarship IMSA è molto importante per me e dimostra come la maggiore serie di competizioni endurance del Nord America sia impegnata nel promuovere la diversità nel motorsport», sostiene Courtney. «Permettere al vincitore il finanziamento per due anni di gare è fondamentale, perché fa sì che non sia un programma ‘una tantum’. IMSA è riuscita a mettermi in contatto con persone diverse rispetto al mio passato e lo fanno con molto piacere. Sono orgogliosi di poter aiutare piloti come me o gli scorsi vincitori creando la giusta rete di contatti con chi partecipa nei vari campionati. Questo programma è una grande risorsa per le corse in Nord America». Grazie a questo, la Crone ha anche potuto sperimentare le corse europee, partecipando al campionato ADAC LMP3, avendo modo di conoscere un nuovo ambiente, aumentando la propria esperienza. «È stata la mia prima volta in Europa. È un ambiente fantastico, l’opportunità è stata incredibile. Non avrei mai pensato di correre in Europa», ammette la pilota americana. «Mi ha aiutato a crescere sia come persona che come pilota. Viaggiavo ogni volta con una settimana di anticipo per potermi abituare al fuso orario, è stato un anno fantastico nel quale ho continuato a migliorarmi fino a fine stagione».

Il debutto di Courtney al volante della Lamborghini Huracán Super Trofeo EVO2 #22 a Sebring è stata una montagna russa di emozioni, con una bella prestazione nella prima manche, chiusa all’ottavo posto in classe Pro-Am e diciassettesimo assoluto, a cui ha seguito un ritiro al primo giro nella seconda gara. «La gara del giovedì è stata abbastanza tranquilla a dire il vero», racconta la Crone, che condivide la vettura con Scott Huffaker, due volte vincitore della 12 Ore di Sebring in classe LMP2. «Quando sono uscita dal box ero praticamente da sola, non avevo nessun avversario davanti o dietro di me. Siamo una squadra con una sola vettura, quindi stiamo cercando di capire come lavorare al meglio per tutta la stagione. A Sebring abbiamo fatto del nostro meglio con ciò che avevamo a nostra disposizione. In quella situazione, l’unica cosa che ho potuto fare è stata spingere al massimo, come in una sessione di prova, ed è stato molto bello. Naturalmente non vedo l’ora di essere coinvolta in alcune battaglie in pista. Sono ciò che mi piace di più, l’essenza delle corse. Essendo la pilota Am in un equipaggio Pro-Am, il mio obiettivo è quello di essere sempre il più vicina possibile a Scott, accelerando il processo di apprendimento e utilizzando tutto ciò che ho a mia disposizione per fare sempre meglio. Ci possono essere delle battute di arresto in un fine settimana, ma bisogna superarle e guardare avanti al resto del campionato. Vedremo alla fine che risultato avremo raggiunto e tireremo le somme».

La stagione del Lamborghini Super Trofeo Nord America riprenderà nel weekend del 10-12 maggio al WeatherTech Laguna Seca Raceway di Monterey, in California. Questa sarà la gara di casa per Courtney Crone. Qui cercherà di dare il suo massimo per continuare al meglio il suo percorso di crescita.

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