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Leonardo Pulcini, da pilota ritirato a campione europeo Lamborghini Super Trofeo

10 Giugno 2022

La vita spesso ci riserva delle chicane, che ci fanno decelerare in maniera repentina, spezzando il ritmo della pista veloce che è la nostra pista. Sono una rottura, ci rallentano, costringendoci ad essere concentrati e chirurgici. Un piccolo errore può essere fatale per la nostra corsa. Ma, passate quelle due secche, siamo pronti a rilanciarci in un nuovo rettilineo nel quale possiamo sfogare tutta la nostra velocità.

Leonardo Pulcini è stato uno dei più promettenti formulisti italiani degli ultimi anni, insieme a Luca Ghiotto. Su di lui erano riposte molte speranze di vedere un italiano nella massima formula. Purtroppo però, dopo alcuni anni in Formula 3, e un buon anno corso nel Campionato GT Italiano con la Vincenzo Sospiri Racing, anche per lui è arrivata quella chicane. Cieca, con un insidioso muro sulla sinistra.

Dopo l’anno in GT3, avevo grossi problemi di budget e non riuscivo a trovare un impegno per il 2021,” racconta Pulcini. “A marzo avevo deciso di smettere di correre e andare a lavorare nell’edilizia, con mio padre.” Quella chicane, in realtà, sembrava un tornante che lo avrebbe portato via dalla sua passione. E invece…

Qualche giorno più tardi mi chiamò Jerry Canevisio dell’Oregon Team. Cercavano un pilota da affiancare a Kevin Gilardoni nel Super Trofeo Europa, nell’equipaggio vice-campione in carica. Non ci ho pensato due volte. Era un passo indietro nella mia carriera, in un certo senso, ma si è trattato di prendere la rincorsa per tornare ad essere più veloci di prima”.

L’Oregon Team voleva assolutamente riscattare il bruciante secondo posto ottenuto l’anno prima. Era un ottimo risultato per una scuderia esordiente nel monomarca della Casa di Sant’Agata Bolognese, per giunta con un pilota esordiente come Gilardoni. La vittoria però sfumò proprio all’ultimo e la voglia di riscatto era tanta.

Durante le prime gare ho fatto fatica, pensavo ancora un po’ solo a me stesso, come si fa nelle competizioni formula. Con il tempo, insieme a Kevin e a tutta la squadra, siamo riusciti a creare un ottimo clima, nel quale tutti ci spingevamo l’un l’altro per migliorarci. Mi sono trovato subito bene con Gilardoni e con il team. Non smetterò mai di ringraziare Jerry Canevisio e Piergiorgio Testa per l’opportunità che mi hanno concesso”.

Leonardo infatti, grazie all’ingaggio con l’Oregon Team, è riuscito a mettersi in mostra nel Super Trofeo Europe, con alcune prestazioni da vero fuoriclasse, entrando nel Young Driver Program di Lamborghini, vincendolo al termine degli shootout. Tutto questo però non rpima di aver vinto il campionato insieme a Kevin Gilardoni a bordo della Huracán Super Trofeo EVO numero 11.

E’ stato un grande traguardo, ottenuto al termine di una stagione al cardiopalma. Abbiamo vinto all’ultima gara di Misano, subito prima delle Grand Finals, ma avevamo la possibilità di chiudere prima i giochi. Potevamo sbagliare di meno.

Il Super Trofeo si è rivelato il campionato giusto per far sbocciare definitivamente un talento che sembrava destinato ad allontanarsi dal motorsport.

La Huracán Super Trofeo EVO è una vettura molto propedeutica, consiglio a un giovane che vuole fare la prima esperienza nelle Gran Turismo di cominciare dal Super Trofeo. Quest’auto insegna molto, è potente e ha poco carico aerodinamico rispetto alla versione GT3, quindi permette di imparare al meglio la gestione del maggior grip meccanico”.

L’obiettivo di Leonardo Pulcini ora è quello di diventare un Factory Driver Lamborghini. Il prossimo passo sarà il debutto nell’International GT Open, sempre insieme all’Oregon Team, dove siederà nella vettura dell’equipaggio di punta, la numero 63. E chissà quante chicane dovrà ancora percorrere Leonardo. Sicuramente ora sa come uscirne al meglio, per lanciarsi verso il traguardo.

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