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Quando Amaury Bonduel è sceso dalla sua Lamborghini del team BDR Competition by Grupo Prom al termine dell’ultima gara del Super Trofeo Europa 2024, a Jerez de la Frontera, ha certamente provato un mix di gioia e sollievo.
Dopo aver debuttato nel monomarca due anni prima, Bonduel è rapidamente emerso come uno dei piloti più veloci in griglia. Il belga ha mostrato un incredibile ritmo sul giro secco per tutta la stagione scorsa, culminata con il titolo, conquistando 10 pole position su 12 gare della stagione regolare, oltre a una doppia pole nelle Finali Mondiali Lamborghini.
Bonduel aveva chiuso il campionato 2022 al secondo posto dietro a Loris Spinelli e Max Weering e, nonostante un quarto posto finale nel campionato 2023, aveva vinto le Finali Mondiali a Vallelunga.
Correre in un team a gestione familiare, con il padre Ghislain sempre al comando e con il supporto del compagno di squadra Alfredo Hernandez Ortega, non è affatto semplice. Il 2024 doveva essere per Amaury l’anno giusto. E con un recente passato di questo livello, l’unico obiettivo era quello di vincere il campionato «Sono super felice di aver vinto il campionato. Abbiamo disputato una stagione incredibile con 10 pole su 12 gare, cinque vittorie, fantastico», ha dichiarato Bonduel «Il team ha fatto un lavoro straordinario con la macchina, nonostante molta sfortuna durante la stagione a Imola, la foratura a Le Mans e un brutto weekend a Barcellona. Alla fine, ce l’abbiamo fatta».
Tra i piloti della categoria Pro nel 2024, Bonduel ha iniziato l’anno venendo riconosciuto come uno dei più esperti in griglia. Ha cercato di sfruttare questo vantaggio, conquistando il titolo più importante della sua giovane carriera. Un percorso che fino ad oggi ha avuto più alti e bassi della sua pista locale, Spa-Francorchamps. «Ho iniziato a correre in kart all’età di tre anni», racconta Bonduel. «Mio padre mi ha dato l’opportunità e già allora ho iniziato a imparare molto sulla guida, prima di iniziare a gareggiare nei campionati locali. Nel mio primo anno ho vinto il campionato e poi sono passato ai campionati europei e mondiali di karting, vincendo altri titoli, ma sapevo già che volevo passare alle auto».
C’è stato un periodo in cui Bonduel ha anche corso nello stesso campionato del padre, nella Formula France, quando aveva solo 10 anni. «Ero otto secondi più veloce di mio padre! Poco dopo ha deciso di smettere di correre per concentrarsi su di me. A 14 anni ho vinto una borsa di studio che mi ha dato un premio di 60.000 euro per finanziare il prossimo passo della mia carriera, che era nelle monoposto».
Il suo primo contatto con le vetture a ruote scoperte è avvenuto durante un test invernale con una monoposto GP3 di Trident Racing. Dopo una partecipazione una tantum a Monza nella stagione successiva, Bonduel sperava di scalare la piramide delle monoposto. Ma, come succede a molti piloti, il budget è diventato un ostacolo insormontabile.
Così, la famiglia Bonduel ha deciso di cercare altrove un’opportunità per permettere ad Amaury di continuare il suo percorso per diventare un pilota professionista. Il mondo delle competizioni GT è sembrato quindi il passo più logico. «Avevo già fatto qualche gara in GT3 con un piccolo team in Francia, ma non era un campionato di alto livello», racconta Bonduel «Poi, nel 2021, siamo passati al Lamborghini Super Trofeo. Anche se avevo sempre corso con mio padre come team, per il Super Trofeo abbiamo deciso di creare il team BDR Competition e abbiamo trovato Grupo Prom come grande investitore per il 2022. Questo ci ha aiutato molto. Abbiamo imparato tanto sulla macchina e sul campionato nella prima stagione, concludendo secondi in classifica generale, il che è stato incredibile. Vincere le Finali Mondiali alla fine del 2023 è stato fantastico».
Alla vigilia della stagione 2024, la pressione su Bonduel era molto alta. Arrivato alla sua terza stagione nel Super Trofeo, doveva solo vincere. Dominatore di gran parte delle qualifiche la fortuna non è stata dalla sua parte nelle prime gare: una bandiera rossa a Imola durante un temporale torrenziale, una seconda gara interrotta a Spa e una foratura mentre era in testa a Le Mans lo hanno fatto scivolare dietro Oliver Söderström e Largim Ali del team Target Racing a metà stagione. La battaglia con il duo scandinavo è continuata fino alla fine dell’anno, e dopo la sfortuna della prima parte di stagione, Bonduel ha ricevuto un aiuto inaspettato nell’ultima gara, quando un errore tattico di Target Racing gli ha consegnato il piazzamento utile a vincere il titolo.
Bonduel ha sempre corso senza un compagno di squadra, ma ha ammesso che questo è stato uno svantaggio in alcuni momenti della stagione, soprattutto nel duello con una coppia di piloti. «Di solito lo vedo come un vantaggio perché hai più tempo in macchina, puoi svilupparla a tuo piacimento e conosci meglio le condizioni, ma l’anno scorso è stato forse uno svantaggio», ha spiegato. «Dobbiamo stare ai box tre secondi in più rispetto agli altri, quindi devo essere molto veloce nel primo stint o performare meglio nel secondo e lavorare più duramente. Con il livello del campionato attuale, sorpassare in pista non è facile, quindi se rimani bloccato dietro ad alcune vetture, guidare da solo può diventare uno svantaggio».
Nel 2025 Amaury Bonduel non dovrà più preoccuparsi di correre da solo. Per questa stagione il belga si appresta a fare il salto a tempo pieno in un campionato GT3 in Europa. Questo significherà adattarsi a un nuovo ambiente, a un nuovo stile di guida e a lavorare a stretto contatto con nuovi compagni di squadra.