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Barwell Motorsport: l’arte di vincere, oltre le difficoltà

26 Novembre 2020

Lo sport in generale, ma nel nostro caso specifico le competizioni automobilistiche, sono un po’ come la vita. I successi si conquistano con fatica e sudore, a volte anche con fallimenti, e spesso si verificano episodi che possono far concludere anzitempo l’avventura. Il primo posto in una competizione è solo la punta dell’iceberg. Sotto il livello del mare, ci sono una miriade di particolari che rappresentano le fondamenta della vittoria. 

La storia di Barwell Motorsport rispecchia in pieno tutto questo. Dopo anni di delusioni e conquiste di campionati sfumati all’ultima gara, il team inglese si è assicurato in questo 2020 il suo primo Campionato Britannico GT con Sandy Mitchell e Rob Collard, coronato dal successo anche nella classifica dedicata alle scuderie.

Ma non è finita. Dopo sette giorni è arrivato anche il titolo Silver Cup nell’ambito della derivazione Endurance del GT World Challenge Europe, grazie ad una fantastica stagione di Frederick Schandorff, Patrick Kujala e Alex MacDowall.

La chiave del successo è stata la costanza della Lamborghini Huracán GT3 Evo numero 78 in entrambe le competizioni. Mitchell e Rob Collard hanno infatto portato a termine tutte le gare disputate durante il British GT, classificandosi sempre nelle prime cinque posizioni. Schandorff, Kujala e MacDowall, dal canto loro, sono saliti sul podio tre volte in quattro gare, andando sul gradino più alto in due occasioni. Questi risultati hanno dato modo al trio di garantirsi la vittoria della Silver Cup nell’ultima gara disputata al Paul Ricard.

Per il titolare del team Mark Lemmer, quanto costruito durante questa stagione rappresenta la natura stessa del motorsport. Conquistare due campionati di questa importanza rappresenta l’essenza di cui sono fatti i sogni.

“E’ fantastico per noi vincere la Silver Cup, uno dei titoli internazionali principali nell’ambito del GT World Challenge Europe, soprattutto perchè questo successo è arrivato solo una settimana dopo il primo posto nel British GT”, commenta Lemmer. “Siamo orgogliosi di aver avuto con noi due ex campioni del Super Trofeo come Patrick Kujala e Frederik Schandorff, aiutandoli adsaggiudicarsi il loro primo titolo internazionale GT3 con Lamborghini”.

Quest'ultimo trio sa bene quali siano le delusioni che possono essere alla base dei sogni più grandi. Probabilmente il primo posto in Silver Cup sarebbe potuto arrivare con una gara di anticipo se, durante la 24 ore di Spa, un incidente non li avesse messi fuori gioco mentre erano in testa alla corsa, costringendoli al ritiro. 

Come dice il Direttore Commerciale di Barwell Motorsport Chris Needel, “Spa è stata agrodolce”, dal momento che la vettura numero 77 guidata da Mitchell, Rob Collard, Ricky Collard e Leo Machitski ha ottenuto la terza vittoria consecutiva di classe per il team nella classica delle Ardenne, issandosi al primo posto della cclassifica Pro-Am.

“Sandy, Leo, Rob e Ricky sono stati protagonisti di un’incredibile prestazione, così come tutti i ragazzi che hanno lavorato sulla vettura numero 77. Recuperare da un testacoda al primo giro e da una foratura è impressionante e questo ci ha permesso di vincere ancora una volta a Spa”, afferma Needell.

Tornando al successo in GT World Challenge Europe, Lemmer sottolinea il contributo fondamentale portato da Alex MacDowall, approdato nel 2020 alla scuderia d’oltremanica.
“Alex, Frederik e Patrick hanno guidato magnificamente per tutta la stagione, mettendoci nelle condizioni di lottare per la vittoria ad ogni gara. Concludere il campionato con una vittoria alla 6 Ore del Paul Ricard è stata la ciliegina sulla torta di una stagione straordinaria per Barwell e per Lamborghini Squadra Corse. Vorremmo estendere i nostri ringraziamenti a Black Bull e a tutti coloro I quali ci hanno supportato, lavorando duramente per tutto l’anno”.

Quest’equipaggio ha totalizzato due vittorie di classe in questo 2020, iniziando e finendo la stagione al meglio. I successi, infatti, sono arrivati nella prima gara di Imola e nell’ultimo round a Le Castellet, con l’aggiunta di un secondo posto alla 6 Ore del Nürburgring.
“Non esiste la perfezione nel motorsport, ma il fatto che la squadra abbia ancora rimpianti per la mancata vittoria a Spa nella Silver Cup in qualche modo fa capire quanto sia importante la vittoria per questo team”, commenta Schandorff. 

“Certo, sarebbe stato bello vincere il titolo a Spa,” prosegue il pilota danese, “eravamo in un'ottima posizione in gara e mi sentivo abbastanza fiducioso che avremmo potuto portare a casa il primo posto. Purtroppo siamo rimasti coinvolti in un incidente e non abbiamo potuto fare nulla per evitarlo. Fa parte delle corse, l’importante è aver vinto il campionato in Francia”.

“La cosa impressionante di quest'anno è stata che io, Patrick e Alex abbiamo dimostrato di essere la formazione più veloce di tutto l'anno e probabilmente la più equilibrata in termini di passo in gara. Questo non vuol dire che gli altri fossero lenti, ma il nostro ritmo era davvero simile. Grazie a questo, siamo stati competitivi per tutta la stagione e abbiamo avuto la possibilità di vincere ogni gara".

Schandorff ha vinto alle Lamborghini Super Trofeo World Finals di Jerez de la Frontera lo scorso anno, assicurandosi la promozione in GT3 per il 2020. Frederik, che aveva già conquistato nel 2018 la classifica Pro-Am dell’International GT Open, è soddisfatto di come è arrivato il titolo al Paul Ricard.

“Sono contento di aver vinto il campionato finendo anche al primo posto in gara. Credo sia il modo migliore di aggiudicarsi un titolo. Questo ha dimostrato che non eravamo veloci solo all’inizio della stagione, ma eravamo i migliori anche a fine anno”, dice Schandorff.

“Il mio ricordo migliore di questo 2020 è la gara di Imola dove siamo stati anche la Lamborghini meglio piazzata in griglia di partenza, riuscendo ad arrivare primi in Silver Cup. E’ stato l’inizio migliore che potessimo avere”.
 

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