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LMDh: Bortolotti e Caldarelli alla guida dei prototipi ibridi

21 Luglio 2022
MOTORSPORT
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Lamborghini Squadra Corse annuncia i primi due piloti per la line-up del programma LMDh che debutterà nel 2024 nelle classi più alte dei prestigiosi campionati endurance: FIA World Endurance Championship (classe Hypercar) e IMSA WeatherTech SportsCar Championship (classe GTP).
Saranno Andrea Caldarelli e Mirko Bortolotti, attualmente impegnati nelle più importanti competizioni GT con Lamborghini, a guidare e a contribuire, come collaudatori, allo sviluppo dei prototipi ibridi LMDh.

L’inserimento dei due piloti anche nel programma LMDh premia i Factory Driver, non solo per “il raggiungimento di risultati storici per Lamborghini in ambito GT” ma anche per “la continuità del loro impegno nella famiglia Squadra Corse”, commenta Giorgio Sanna, Lamborghini Head of Motorsport.

Mirko Bortolotti (Trento, 10 gennaio 1990) conquista le prime vittorie con Lamborghini nel 2014. Nel 2015 sale sul podio con la debuttante Huracán GT3 e, dopo la conferma come pilota ufficiale Lamborghini, vince il Blancpain GT Series (2017), la 24 Ore di Daytona (2018 e 2019) e la 12 Ore di Sebring (2019) in classe GTD. Nel 2022 debutta nel DTM (Deutsche Tourenwagen Masters) con la Huracán GT3 del team Grasser ed è attualmente leader della classifica piloti.

“Rappresentare il marchio sul più importante palco dell’endurance racing e competere per la vittoria assoluta nelle grandi classiche di durata è sia un onore sia una responsabilità”, è lo spirito con cui il pilota di Trento partecipa al progetto LMDh.

Andrea Caldarelli (Pescara, 14 febbraio 1990), ingaggiato come pilota ufficiale Lamborghini nel 2017, contribuisce alla vittoria del titolo Blancpain GT Series in equipaggio con Bortolotti e Christian Engelhart. Con la Huracán GT3 EVO del team Orange 1 FFF Racing (di cui è anche il team principal) vince il GT World Challenge Europe nel 2017 e la 24 Ore di Daytona in classe GTD nel 2020. Nel 2021 conquista il titolo piloti dopo una stagione trionfale nel campionato americano, dov’è tutt’ora impegnato.

“Correre con il mio marchio automobilistico preferito nelle gare endurance più prestigiose”. Il sogno d’infanzia del pilota pescarese è a un passo dalla realtà.

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