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Sullo sfondo di uno spettacolare tramonto a Sebring, due delle nuove protagoniste del Lamborghini Super Trofeo North America si sono fatte notare: Jem Hepworth e Lindsay Brewer del RAFA Racing Team. Le due esordienti hanno appena conquistato il terzo posto nella classe Am al termine del round inaugurale della stagione 2025, facendo la storia.
Dal 2019, con Stephanie Cemo e Ashton Harrison, non si vedeva un equipaggio tutto al femminile salire sul podio del Lamborghini Super Trofeo. Un risultato ancora più notevole considerando che sia Hepworth che Brewer erano al loro primo weekend al volante di una vettura del Super Trofeo, in gara con alcuni dei migliori piloti amatori della categoria. «Questo risultato ci dà la determinazione per fare bene e dimostrare che non importa se sei uomo o donna, quando indossi il casco sei semplicemente un altro pilota», afferma Hepworth. «Siamo entusiaste e speriamo di poter ispirare altre donne a provarci e a seguire le nostre orme». Brewer aggiunge: «Ci piace rappresentare le donne nel motorsport e non importa il genere, quando sei in macchina con il casco sei un avversario come tutti gli altri. E all’interno del team si respira una bellissima atmosfera, sia con tutta la squadra che tra me e Jem».
Originaria del Devon, nel sud del Regno Unito, Jem Hepworth corre dall’età di sette anni e ha vinto il campionato Britcar Endurance al volante di un prototipo nel 2020, alla sua prima stagione in auto. «Ho corso con i quad per quattro anni, poi sono passata ai kart a partire dagli 11 anni», racconta. «Non mentirò: avrei voluto passare prima alle auto, ma ho continuato a gareggiare con i kart fino a 19 anni. Ho vinto il mio primo campionato in auto, è stato incredibile, poi è stato difficile trovare un sedile disponibile. Così ho fatto un altro anno con il prototipo Praga prima di incontrare il RAFA Racing Team nel 2022».
Da lì, la sua carriera ha preso il volo e, dopo due stagioni in GT4, la 24enne è passata al Lamborghini Super Trofeo per il 2025. Ha provato per la prima volta la Huracán Super Trofeo EVO2 da 5.2 litri nei test a Sebring due settimane prima dell’inizio della stagione, e ammette che le prestazioni della vettura l’hanno sorpresa. «Il salto è stato più grande di quanto pensassi, sarò onesta», riflette Hepworth. «Sapevo che sarebbe stato simile a una GT3, ma non sapevo davvero cosa aspettarmi; ha molta più potenza, molta più deportanza rispetto alla GT4, ma mi sta piacendo e sicuramente è il salto che dovevo fare, perché il mio obiettivo finale è arrivare in GT3. Amo la macchina, è una sfida enorme da guidare. È anche la prima volta che corro negli Stati Uniti. Tutte le piste sono nuove per me e iniziare la stagione in un luogo iconico come Sebring è stato davvero fantastico».
Diversamente da Hepworth, il cui padre l’ha aiutata nei primi anni con i quad, Lindsay Brewer non aveva alcun legame familiare con le corse: la passione è nata dopo una sessione di karting a una festa di compleanno, quando aveva 11 anni. «Me ne sono innamorata subito», spiega Brewer. «Stavo battendo tutti i ragazzi e i gestori della pista dissero: ‘dovreste farla gareggiare, è davvero brava’. Così mio padre mi comprò il mio primo kart e vinsi il campionato regionale al primo anno».
Dopo essere salita di livello nei kart, tra Rotax Junior e Super Nationals, la pilota originaria del Colorado si è fatta un nome costruendosi un curriculum variegato. Ha frequentato la Skip Barber Racing School a Road Atlanta e ha vinto il titolo National Legend Cars a Las Vegas, prima che problemi di budget e la pandemia interrompessero temporaneamente le sue ambizioni. Nonostante tutto, Brewer ha frequentato l’università, ottenuto una laurea in economia ed è tornata a correre nel 2021, accumulando esperienza tra turismo e formula, nella serie propedeutica all’IndyCar, l’Indy NXT. «Purtroppo, la mia famiglia non poteva più sostenermi economicamente dopo quel titolo, il solito problema», racconta Brewer. «Così ho deciso di andare alla San Diego State University, mi sono laureata nel 2019 e ho fatto qualche gara in GT4, ma poi è arrivato il Covid. Il passaggio all’Indy NXT forse è stato troppo grande per me, ho faticato molto con la fisicità di quelle vetture, così ho deciso di concentrarmi sulle GT. Il mio sogno è sempre stato correre la 24 Ore di Daytona, ed è per questo che mi sono orientata verso le GT. E quale marchio migliore di Lamborghini per farlo?»
«Amo davvero Lamborghini», aggiunge Lindsey. «Adoro il marchio e il campionato. Avevo già provato la macchina con Dream Racing a Las Vegas e sapevo che mi piaceva. Il team è sempre stato come una grande famiglia, quindi quando ho parlato con Rafa (Martinez, fondatore e proprietario del RAFA Racing Team, nda) dei progetti, ho capito subito che era la strada giusta per me».
Nonostante la poca esperienza nella categoria, Hepworth e Brewer hanno chiuso al sesto posto nella prima gara del weekend di Sebring, per poi conquistare un eccellente terzo posto in gara 2. Dopo aver impressionato al debutto, l’obiettivo della coppia è quello di salire ancora più in alto sul podio nel secondo round a Laguna Seca, in programma nel weekend del 9-11 maggio.